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Morelli, Giovanni.

Critico d'arte italiano. Noto anche con lo pseudonimo Ivan Lermoliev. Dopo aver intrapreso in Germania studi di medicina e scienze naturali, che sostanziarono in seguito la sua attività con un atteggiamento positivistico e cognizioni di anatomia, si dedicò alla Storia dell'arte applicando un suo metodo (detto appunto "metodo morelliano") che lasciò la sua impronta se non propriamente nella storia della disciplina sicuramente in quella delle attribuzioni. Tale metodo consisteva nel raffronto minuto, fra opere diverse, di elementi particolari (mani, orecchie, panneggi, ecc.) che, eseguiti dall'autore senza un'eccessiva spinta innovativa per la loro scarsa importanza, permettevano di identificare certi "manierismi automatici" caratteristici e propri dell'autore quasi quanto una vera e propria firma. Fra le attribuzioni più famose compiute da M. ricordiamo il riconoscimento al Giorgione della Venere di Dresda (fin lì considerata del Sassoferrato) e a Correggio di una serie di opere giovanili. Autorevole collezionista, lasciò donazioni all'accademia Carrara di Bergamo e al Museo Poldi Pezzoli di Milano. Fra i suoi studi di critica d'arte, per la maggior parte scritti e pubblicati in tedesco, ricordiamo: Le opere dei maestri italiani nelle gallerie di Monaco, Dresda e Berlino (1880), Studi sulla pittura italiana (1890-93) (Verona 1816 - Milano 1891).